30 dicembre 2014

Un anno speciale

Da circa diciotto anni mi dedico all'arrampicata e finora non mi sono mai sforzato di tradurre in parole le emozioni, gli sforzi, insomma anche solo alcune delle sensazioni che questo sport riesce a trasmettermi.

Attraverso questo blog, ho scelto di utilizzare soprattutto la fotografia come mezzo per raccontare una storia, o meglio: mi è sempre piaciuto pensare che le persone potessero crearsela da sole quella storia. Ho pensato che a volte le parole potessero spegnere la fantasia dei miei interlocutori.
Quella che segue non è una vera storia ma mi auguro che non venga nemmeno interpretata come una semplice “lista”, anche se potrebbe apparire tale: vuole essere semplicemente il resoconto di un anno speciale. E questo duemilaquattordici voglio raccontarlo attraverso dieci catene, attraverso dieci vie di arrampicata che ho avuto la possibilità di scalare, attraverso aneddoti e piccoli ricordi scritti nero su bianco.

Il mio non vuole essere un resoconto auto-celebrativo anche perché oggi il livello massimo raggiunto dai top climber è talmente sorprendente che risulterebbe ridicolo vantarsi dei propri risultati.


Ho voluto scrivere il nome, la falesia dove si trova la via ed il grado perché sicuramente quasi tutte le vie meritano di essere ripetute e mi auguro, se non altro, che queste righe possano ispirare belle giornate di arrampicata!


Avrei voluto segnare le date delle salite ma non sono così diligente e le ho solo appuntate in ordine cronologico.


Bava lucente di Lumaca 8a – Nasolino (Val Seriana - Bg) In ogni sport c'è chi ha talento e chi no. Fin da subito ho capito che per migliorare occorreva allenarsi, e tanto! Niente talento, solo voglia di scoprire il proprio limite. Per salire la Bava, splendida via di placca con passaggi intensi e precari, ho dovuto allenarmi tanto e in modo specifico sulle dita. Quel giorno nello splendido bosco di Nasolino, senza aver preso alcun accordo in precedenza, c'erano diversi amici ai quali sono molto legato: quella scalata è stata magica soprattutto perché sentivo le loro voci che mi incitavano e tutto ha funzionato perfettamente! Sicuramente ho vissuto uno di quei momenti che ricorderò per tutta la vita!

Plasmon 8a – Cividate (Val Camonica – Bg) Quanto mi hanno fatto penare quei pochi metri di placca nera strapiombante! Le giornate troppo calde scaldano la roccia e le minuscole prese diventano sfuggenti. Gli stessi appigli diventano ancora più piccoli se il freddo rende le mani insensibili. E anche il giorno in cui ho salito in libera questa via ho sofferto: ho raggiunto la catena con le mani di legno e gli avambracci davvero gonfi. Quel giorno non mi aspettavo di chiudere i conti con quel progetto e la soddisfazione è stata doppia!

Turisti per sempre 7b+/c – Lago Moro (Val Camonica – Bs)
“E' un tiro bellissimo, vario, strano! Di quel tiro non conta il grado, anche perché lo ha liberato Berni...” A volte basta solo qualche parola per accendere la lampadina e così è stato per il racconto di un amico camuno. E' nata così l'idea di visitare questa nuova falesia, immersa in uno stupendo bosco di castagni con itinerari su verrucano, difficili da interpretare e diversi dagli standard delle nostre falesie.

L'isola che non c'è 7c – Cividate (Val Camonica – Bs)
Ci sono delle mattine in cui ti svegli e capisci che non è la giornata giusta. Però, proprio quando cominci a pensare di rimanere a casa e fare altro, ti ricordi di tutte le occasioni in cui non avresti scommesso una lira su di te e invece hai chiuso il tiro che ti faceva tanto penare... E poi, ora che i tempi sono da conciliare con una famiglia, il tempo libero bisogna sfruttarlo al cento per cento. E quella mattina a Cividate era una di quelle...

Belzebù 7c – Maddalena (Bs)
Si avvicina l'estate e le temperature dovrebbero essere gradevoli, invece quel giorno faceva un freddo cane... Abbandonata l'idea di provare il nostro progetto ci lanciamo sul grande strapiombo della Maddalena: poco conta se le mani sono insensibili : su questo pannello di roccia super inclinato le prese sono grosse e non serve la sensibilità, ma tanta, tanta “Pompa”...

Laura non c'è 8a – Cava di Nembro (Bg)Ci sono quei movimenti in arrampicata che proprio ti distruggono. Vedi gli amici che li superano senza troppi problemi e tu invece, nonostante ci metti l'anima, fai una fatica sovrumana. Provi e riprovi, ma niente: sempre giù! E si riparte, e ancora giù! Ma la Cava è la Cava, per noi è un regno di ricordi, di allenamenti, di momenti bellissimi di amicizia e sport. E allora non puoi mollare, soprattutto perché fra poco la Cava non ci sarà più, ritornerà alle origini! Ma quel giorno oltre a questi pensieri c'erano anche gli amici che scherzavano troppo: “dai Davide, che questa via ormai l'hanno chiusa tutti... manchi solo tu!!”. E cosa può fare l'orgoglio...

Edelweiss 8a – Onore (Val Seriana - Bg)
Non posso nascondere che lo stile di arrampicata che prediligo è la placca ma a volte mi rendo conto che senza nuovi stimoli ed obiettivi questo sport potrebbe diventare monotono e la motivazione potrebbe precipitare. E allora mi sono sempre sforzato di variare, di cambiare roccia e soprattutto inclinazione... Ma sui tetti cambia tutto!! Facile dare degli ignoranti agli scalatori che danzano sui soffitti pensando che siano dotati solo di forza pura. Certo , la forza non può mancare, ma quando scali a testa in giù tutto è sottosopra e devi usare le tecniche giuste per vincere la gravità. E a volte il gesto arrampicatorio diventa quasi artistico, creativo. Non è il mio caso, naturalmente: io devo lottare, dico Lottare!!

Mentecor 7c+/8a – Ceratello (Bassa Valle Camonica – Bg)
La linea. Basterebbero queste due parole a spiegare cosa spinge a volte un arrampicatore ad innamorarsi a prima vista di un pezzo di roccia. Superi l'ultimo albero e rimani folgorato: devo assolutamente provarla! A volte però la delusione sta nel grado e quando ti capita che il grado in sé possa essere alla tua portata, può esserci la sorpresa di quel movimento che rappresenta un rebus in un primo momento irrisolvibile. Questa via di arrampicata ha rappresentato per me, prima di tutto, una storia di amicizia, la condivisione insieme a due amici di una lavagna di quattro metri quadrati di roccia dove tracciare un percorso, dove trovare una soluzione a quel rebus. E insieme ce l'abbiamo fatta!

Pinot 7c – Misja Pec (Slovenia)
Ogni volta che torno ad Osp penso alla prima vacanza con Paolo e ricordo come eravamo giovani, entusiasti: era estate, chissà perché non c'era nessuno in giro e aspettavamo le cinque del pomeriggio per scalare, quando il sole cocente lasciava spazio all'ombra.E questa volta ho visitato la falesia di Misja Pec durante una vacanza di quattro giorni. Non sono più abituato ad arrampicare più giorni di fila, mi capita così di rado che probabilmente il mio fisico non riesce ad adattarsi con facilità. Il secondo giorno ero già stanco e il terzo arriviamo a Misja ancora più stanchi, ma la falesia è grandiosa e un climber non può rimanere con le mani in tasca... Proviamo una linea molto bella, non troppo aggettante, sperando che le maggiori difficoltà non siano nello strapiombo finale. Naturalmente le difficoltà sono nello strap... Figurati!! E così arriva l'ultimo giorno della vacanza, il quarto, con alle spalle tre giornate impegnative (sportivamente parlando...): vorresti riposarti ma è l'ultimo giorno, non puoi tirarti indietro... E il tiro è lì che ti guarda, potresti salirne altri, nessuno ti obbliga. Ma il tiro è li che ti guarda e ti sembra di tradire te stesso se non ci provi nemmeno. E per fortuna è la testa che ogni tanto corre d'aiuto e ti permette di dimenticare la fatica, di sopportare il dolore alla pelle consumata, di scalare bene e raggiungere quell'agognata catena!

Enjoy 7c+ - Nasolino (Val Seriana – Bg)
Quest'anno è cominciato tutto a Nasolino e anche l'ultima emozione dell'anno duemilaquattordici, quasi per caso, passa da questa falesia. Ed il nome che il mitico Gibe ha voluto dare a questa via è proprio azzeccato. Enjoy, proprio così: divertirsi! L'arrampicata dovrebbe essere prima di tutto questo: puro divertimento. Non fa niente se per arrivare a quei cinque o dieci minuti di “godimento” bisogna accettare degli sforzi a volte davvero maniacali, ore di allenamento, tensioni ed incertezze. Nulla è inutile se quell'impegno si traduce in divertimento. E non sarebbe nulla questo nostro gioco senza il divertimento!

Queste dieci giornate perfette si aggiungono a numerose altre giornate. Giornate, o meglio serate di allenamento, chiusi in un garage ma entusiasti di poter scalare e condividere qualche ora di svago insieme ad altri amici. Giornate “no”, quelle che cominciano male e finiscono peggio. Decine di altre giornate dove protagoniste non sono le prestazioni o le realizzazioni ma piuttosto le incredibili emozioni che questo meraviglioso sport sa offrire.


Sembra la pagina dei ringraziamenti che trovi in coda ai libri... Ma non posso assolutamente dimenticarmi della mia famiglia: non ho mai avuto modo di riconoscere ad Elena, e con lei ad Andrea e Giulia, l'entusiasmo con cui vivono le gioie che questo sport mi regala, il sostegno nei (tanti) momenti di difficoltà e gli spazi che mi concedono.L'arrampicata sportiva non sarebbe per me così emozionante e interessante se non ci fossero tutti quegli amici con cui ho condiviso centinaia di giornate. Negli ultimi anni devo moltissimo a Massimo che mi ha spronato, supportato e sopportato. E poi un grazie per la loro amicizia a Paolo, Cesare, Sabri, Giovanni, Mauri, Fulvio, Money e molti altri...


Ho voluto mettere per iscritto alcuni pensieri che giravano sparsi nella mente durante questo fine d'anno, potevo tenermeli stretti, ma ho voluto condividere queste riflessioni prima di tutto con le persone che le hanno vissute insieme a me e poi anche con tutti quelli che amano l'arrampicata o che potrebbero un giorno scoprirla.


Come ha detto recentemente un amico arrampicatore durante una conferenza: “esistono le droghe leggere e quelle pesanti. Ecco, per noi l'arrampicata non è una droga leggera...”.


Mi auguro che un anno speciale come questo si possa ripetere!


8 dicembre 2014

SKI ALP - Galehorn e Sirwoltehorn - Vallese - Svizzera


Beati gli svizzeri: da loro la neve non manca mai! 
Questa volta visitiamo l'area del Sempione e saliamo due cime classiche della zona, il Galehorn e il Sirwoltehorn. Partiti da casa con la pioggia, al di sopra dei 2400 metri usciamo dal mare di nubi e dalla vetta del Galehorn sembra aprirsi davanti a noi uno splendido Hielo Continental!! 
Con Elena, Thomas e Money.










9 novembre 2014

Arrampicare a Est...



Quattro giorni di arrampicata tra Croazia e Slovenia. Prima alla scoperta della recente falesia di Kompanj, un vero gioiello immerso nelle colline istriane nella zona di Buzet. Poi non poteva mancare una nuova sosta nell'area di Osp, con la spettacolare falesia di Misja Pec. Quattro giorni di sole, poca pelle sulle dita, Divertimento Puro!!!

Falesia di Kompanj



Osp



25 ottobre 2014

Umbria Photogallery

Colline attorno a Spoleto


Assisi

Gubbio - Piazza Grande

Assisi - Basilica Superiore di San Francesco

Spello


Spello

Spoleto

Perugia

Spoleto - Piazza del Duomo

Toscana - Maremma


21 settembre 2014

Austria e Croazia - Estate 2014

Austria - Niederthai



Austria - Niederthai

Austria - Stuibenfall

Austria - Niederthai

Austria - Niederthai



Slovenia - Bled


Croazia - Novigrad