Più di 30 gradi di escursione termica mi portano in meno di otto ore dal rigido inverno europeo al caldo afoso de La Habana. Tuttavia la vera escursione non è quella termica e nemmeno il fuso orario. L'antipasto della Cuba ''mitica'', soprattutto per un europeo, è costituito da una serie di immagini, usi, costumi ed eventi completamente nuovi ed originali. Sono già stato altre volte in America Latina e nonostante tutto rimango sempre colpito dall'impatto iniziale, senza nascondere che essere catapultati in una realtà così diversa da quella a cui siamo abituati non è cosa semplice e scontata.
Questa volta sono solo e non aver un compagno di viaggio ti stimola brevemente a muoverti, relazionarti, cercare e trovare una soluzione. E così senza perder tempo decido di buttarmi in strada e passo dopo passo comincio a scoprire odori e colori di una città davvero viva, a volte fin troppo! Per le strade la gente è moltissima, i veicoli non sono così in grandi quantità come nelle altre capitali sudamericane, proprio per i difficili problemi legati alle importazione ed all'embargo. E' soprattutto sugli ampi marciapiedi che si svolge gran parte della vita del paese. Ci sono diversi negozi, se pur sprovvisti di tanti prodotti ai quali siamo abituati, ma sono tantissimi i privati che dalla finestra o dalla porta al pianterreno delle proprie abitazioni vendono ogni tipo di merce: frullati e spremute di frutta, pastél, pizze, dolci al cocco, panini con fette di carne tagliate al momento, noccioline tostate, pane fresco; ed ancora molteplici articoli difficili da identificare, come piccole parti di apparati idraulici, elettrici o telefonici che probabilmente non si riescono a trovare nei negozi.
E' bello contemplare questo "via vai" di gente che traffica, contratta, compra e vende. Le strade, e ne avrò la conferma durante tutto il viaggio, sono tappezzate di slogan della "Revolution", con moltissime enunciazioni di Fidel Castro, come "leader maximo", e di Ernesto Guevara come "eroe rivoluzionario". A Cuba è vietata la pubblicità di ogni genere e sono autorizzati, nonché promossi dal partito rivoluzionario, solo le affissioni di slogan di questo genere rivolti a mantenere alta la partecipazione del popolo alla Rivoluzione.
Da La Habana un pullman mi porta in poco tempo verso la parte occidentale dell'isola nella provincia di Pinar del Rio e più precisamente verso la cittadina di Viņales. Situata nell'omonima valle, questo “pueblo” rappresenta un gioiello incontaminato che si differenzia molto dalle altre città del paese. Sembra davvero che il tempo si sia fermato e per rendersene conto basta uscire dal piccolo centro urbano per trovarsi su una delle numerose strade sterrate che attraversano coltivazioni di tabacco, piantagioni di banane, raggiungono abitazioni rurali molto suggestive, il tutto immerso in una valle conosciuta per alcune formazioni rocciose chiamate "mogotes".
Raggiunta la costa e con una sola mezz'ora di barca mi ritrovo su un'isolotto microscopico (a Cuba vengono chiamati Cayo) di nome Levisa, dove la spiaggia bianca, le palme e l'acqua trasparente riescono a convincere anche un montanaro come me a dedicarmi agli sport acquatici (che poi si traducono molto semplicemente in un esercizio di rotolamento/rantolio tra la riva e i dieci metri successivi dove non c'e' rischio di affogare perché l'acqua arriva a malapena all'altezza del ginocchio...). Qualche giorno dopo, quando una famiglia cubana mi rivela essere vietato per i residenti l'accesso a questi isolotti, mi sento davvero a disagio nella parte del turista che vuole e può ottenere tutto e comincio a capire quanto siano strane alcune leggi in questo paese.
Il viaggio continua e nuovamente per strada procedo questa volta verso il centro dell'isola sapendo di dover limitare la mia visita ad una sola metà di Cuba, visto il poco tempo a disposizione. Raggiungo Matanzas, vicina alla più conosciuta e super turistica Varadero. Mi aspetta Evelio che con la su motocicletta anni cinquanta riesce, non so come, a portare me e i bagagli nella sua Casa Particular. A Cuba dal 1994 una legge ha permesso a tutti i residenti di ospitare a pagamento i turisti, fornendogli vitto e alloggio. La casa deve aver dei requisiti che vengono valutati da ispettori, i quali rilasciano un'autorizzazione ed una licenza. Per i turisti si tratta di una soluzione più economica e che permette sicuramente di conoscere meglio gli usi, i costumi e le idee del popolo cubano. Ho avuto modo di parlare molto con la gente che mi ha ospitato e nonostante siano molto timorosi, ho cominciato davvero a farmi un'idea di come vanno le cose a Cuba.
A Cienfuegos, una città che ho visitato sulla costa caraibica, ho avuto modo di parlare con un giovane cubano di nome Janne il quale mi ha raccontato alcune regole che i cubani devono rispettare, come ad esempio il divieto di parlare per strada con i turisti, il divieto di espatrio (che comunque è già ben noto), il divieto per un cubano di alloggiare in un hotel o in una casa particolar (probabilmente per limitare il problema della prostituzione), la stampa censurata, i prigionieri politici. Naturalmente, anche se non è facile trovare qualcuno disposto ad esporsi e raccontarti come la pensa veramente ho trovato anche chi, dopo aver analizzato i pro e i contro, valuta come sia più importante aver garantito gratuitamente sanità, educazione, alimentazione ed abitazione. Sono benefici che ti permettono di vivere dignitosamente ma che probabilmente non sono facilmente erogabili senza determinate restrizioni e divieti. Più volte ho pensato a cosa sia meglio o peggio rispetto al nostro modello politico ma non mi sono fatto un'idea molto chiara, onestamente!
Quello che molti credono a Cuba è che il loro modello politico e sociale vada aggiornato nel bene o nel male.
Incastonata tra il mare e le montagne, Trinidad è senza dubbio la città cubana che mi ha affascinato maggiormente. Dalla mattina presto e con il passare delle ore la gente per le strade sembra moltiplicarsi. Le case coloniali coloratissime sono disposte in modo ordinato lungo le vie della città, che a differenza di quasi tutte le altre dell’isola sono in acciottolato creando un immagine antica e suggestiva. Ricca di atelier dove si realizzano prodotti ricamati, gallerie d’arte dove gli artisti mostrano entusiasti i loro lavori, Trinidad è stata dichiarata nel 1988 patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Lungo la scalinata che costeggia l’imponente cattedrale di Trinidad vieja si svolgono dalle nove della sera fino a mattina eventi musicali indimenticabili, dove diverse band si alternano per la gioia dei ballerini locali e stranieri. Una vera festa che si ripete come da tradizioni tutte le sere, così che la Casa de la Musica di Trinidad è conosciuta in tutta Cuba come uno dei centri più importanti dove si sviluppa la cultura musicale dell’isola.
Dal Cerro della Vigia, che si raggiunge in circa mezz’ora dal centro antico della città, si domina la Valle de Los Ingenios: prima delle due guerre di indipendenza qui si trovavano i più importanti zuccherifici del paese. A pochi chilometri da Trinidad si trova invece il Topes de Collantes, nella Sierra del Escambray, una delle zone più alte dell’isola conosciuta per la presenza di incantevoli bellezze naturali come il Salto del Caburnì e la Cueva La Batata.
Prima di tornare nella capitale è d’obbligo una visita a Villa Clara o Santa Clara dove il monumento e i mausolei del Che sono meta di moltissimi visitatori anche se la città in sé non è sicuramente tra le più suggestive.
Il tempo passa velocemente e quasi senza rendermene conto mi ritrovo nuovamente a passeggiare per le strade de La Habana, questa volta in modo più disinvolto e consapevole che probabilmente nel futuro ritornerò a Cuba.
LOGISTICA, CONSIGLI ED ALTRO ANCORA…
Il periodo migliore va da novembre a marzo ed è naturalmente il periodo con il maggior numero di turisti ed i prezzi più alti. La temperatura si aggira attorno ai 25/35 gradi e a seconda della zona il clima può essere umido o più secco e ventilato.
Per entrare a Cuba occorre acquistare un visto che viene venduto a Milano ma di solito anche dalle agenzie dove prenotate il volo.
Per spostarsi a Cuba si possono affittare auto anche se non sono moltissime e non sempre in buone condizioni. Viazul, invece, è la compagnia di autobus destinati ai turisti che offre passaggi in tutta l’isola, dispone di una flotta recente e con aria condizionata (sempre troppo alta!!!), puntuale ma piuttosto cara. Non è facile però acquistare biglietti di altre compagnie perché sembra siano riservati solo ai residenti.
Cuba non è pericolosa ma soprattutto se viaggiate soli, siate prudenti perché i furtarelli possono accadere in alcune zone molto turistiche. Troverete piuttosto molta gente che vi infastidisce cercando di vendervi qualcosa o qualcuna… La polizia comunque è presente ovunque e molto severa con i cittadini.
Vengono utilizzate due monete, il “peso convertibile” (CUC) che rispetto all’euro vale poco più di un dollaro e che viene utilizzato soprattutto dai turisti. I cubani ed anche i turisti per le spese effettuate in strada utilizzano la “moneda nacional” che vale circa 1/25 rispetto al peso convertibile. Prelevare con la carta di credito è costosissimo e normalmente bisogna effettuare la transazione direttamente all’interno della banca e provvisti di passaporto. Tranne alcuni alberghi e pochissimi negozi a Cuba nessuno accetta la carta come mezzo di pagamento.
Anche telefonare in Italia è costoso e pure utilizzare internet (circa 6 CUC all’ora per internet e 5 CUC al minuto per le chiamate).
Io, come faccio in ogni viaggio, ho utilizzato la guida della Lonely Placet, che tra l’altro è aggiornata a Marzo 2007.
CASE PARTICULAR
Come ho già detto prima alloggiare nelle case dei cubani è senz’altro una bella esperienza. Io sono stato davvero fortunato ed ho sempre trovato abitazioni confortevoli, pulite, con bagno privato ed ho sempre consumato la colazione ed la cena presso le famiglie, quasi sempre di ottima qualità. La frutta è sempre buonissima e la cena viene concordata giornalmente con la signora della casa. Normalmente si può scegliere tra pollo, carne di maiale, pesce o aragosta che vengono sempre serviti con riso, fagioli neri, insalata e pomodori, patate o banane fritte ecc.
Non è facile prenotare dall’Italia una casa particolar ma comunque se voi utilizzate gli indirizzi della vostra guida o le case indicate qui sotto siete sicuri che se non hanno posto vi troveranno sempre un collega affidabile nella loro città e in tutte quello dell’isola. C’è una rete di collaborazione incredibile!
Spesso le case particolar rappresentano un’ottima occasione per organizzare visite, escursioni, trasferimenti proprio perché i proprietari conoscono bene la città dove vivono e tutte le persone che vi possono aiutare.
INDIRIZZI (Le città cubane sono normalmente disposte a “quadre” e l’indicazione della via viene sempre accompagnata dalle due rispettive vie confinanti per facilitare l’orientamento sulla cartina. Inoltre i numeri di telefono se vi trovate in una città diversa da quella che volete chiamare devono essere preceduti dal prefisso che non ho indicato perché sono tutti in fase di aggiornamento)
LA HABANA Daniel y Fina
Calle Hospital n. 661 Apto 3A
tra Salud e Jesus Peregrino
Centro Habana
tel: 8700945
VIŅALES Villa La Palmitas – Esther y Domingo
Calle Adela Azcuy (Norte) n. 13c
Viņales, Pinar del Rio
tel: 793366
MATANZAS Evelio Valdés
Calle 79 n. 28201
tra calle 282 e 288
Matanzas
tel: 243090
CINFUEGOS Sarita Ortiz
Calle 54 n. 5317
tra calle 53 e 55
Cinfuegos
tel: 515837
TRINIDAD Sergio Fernàndez e Dayana
Calle Santiago Escobar (Olvido) n. 158
tra Frank Paìs e José Martì
Trinidad
tel:3410 cel:0152821395
VILLA CLARA Martha Artiles Aleman
Calle Marta Abreu n.56
tra Villuendas e Zayas
Santa Clara
tel: 205008